Mirandola all’Opera
La sera del primo agosto presso il Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola quattro giovani artisti hanno deliziato il loro pubblico con arie e duetti d’opera eseguiti magistralmente. L’evento, organizzato dall’associazione Amici della Musica di Mirandola in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi-Tonelli” di Modena ed il comune di Mirandola, rientra nell’iniziativa “Estate in Città” che lo scorso luglio ha presentato “Duo Veneziani-Valluzzi, concerto di pianoforte a quattro mani”.
I quattro ragazzi sono il soprano Maria Francesca Rossi, il mezzosoprano Anna Trotta, il baritono Emanuele Casarini, tutti allievi della prof. Katja Lytting, accompagnati dal pianista Mº Nicola Fratti. Complimentarsi con loro per la performance sarebbe alquanto riduttivo, infatti le loro “voci giovani” hanno emozionato il pubblico le cui lacrime sono passate dalla tenerezza (penso per esempio all’esibizione della celebre Barcarola, da “Les contes d’Hoffmann“) alla gioia (ad esempio durante Là ci darem la mano, da “Don Giovanni“).
Le loro voci incredibilmente avvolgenti, accompagnate da una gestualità essenziale, hanno coinvolto gli spettatori dalla prima all’ultima nota, partendo da Deh, vieni alla finestra, da “Don Giovanni“, passando per il Valzer di Musetta, da “La Bohème“, arrivando a Il bacio di L.Arditi.
Ciò che mi ha colpito di più, però, non sono state le loro voci sublimi ed incantevoli, ma l’incredibile intesa che c’era fra i quattro artisti prima, durante e dopo l’esecuzione dei brani, i cenni di capo che intercorrevano tra loro, le tenere strette di mano e le complici occhiate. I loro volti, perfettamente nella parte durante l’esibizione, lasciavano trasparire la grande emozione nelle pause tra un brano e l’altro.
I tre cantanti sono stati accompagnati dal maestro Nicola Fratti che ha aperto la serata con un pot-pourri dei più famosi temi operistici. Anche a lui vanno tutti i miei complimenti, in quanto ha fatto sognare il pubblico con la sua performance, che è stata talmente maestosa e naturale da incantare essa stessa.
L’esibizione dei quattro giovani artisti è stata talmente apprezzata dal pubblico che ha richiesto all’unanimità il bis dell’ultimo brano, Musica proibita di S. Gastaldon, gentilmente e con piacere concesso da cantanti e pianista.
Il mio unico rimpianto è quello di non aver potuto condividere questa esperienza spettacolare con molte più persone, in parte a causa dello spazio limitato del Foyer del Teatro Nuovo e in parte perché non molti, soprattutto tra i giovani, apprezzano questo genere di musica classica. Di questo mi rammarico molto in quanto sono fermamente convinta che la musica lirica sia una grande risorsa del nostro paese, nonché un orgoglio per tutti noi italiani.
Concludo augurando il meglio a Maria Francesca, Anna, Emanuele e Nicola per il proseguimento delle loro carriere, già brillantemente intraprese, augurandomi di poterli presto rivedere “all’opera”.
Federica Duò